La croce del Monte Musiné

Sulla cima del Monte Musiné sorge un'imponente croce in cemento armato (alta 15 metri), ben visibile dalla città di Torino. Fu costruita nel 1901 per ricordare la battaglia di Torino del 312 d.c., tra l'esercito di Gaio Flavio Valerio Aurelio Costantino, detto Costantino il Grande (imperatore romano delle province galliche e ispaniche) e quello del pagàno Marco Aurelio Valerio Massenzio (autoproclamatosi imperatore dell'Italia e l'africa); questa battaglia secondo una tradizione locale si sarebbe infatti svolta ai piedi della montagna.

Dopo la vittoria di Torino, Costantino entrò trionfalmente a Mediolanum (Milano), mise in fuga un esercito nemico accampato nei pressi di Brescia e vinse un'importante battaglia nei pressi di Verona. Sconfitte le forze di Massenzio nel nord Italia, Costantino si diresse su Roma, dove in ottobre sconfisse definitivamente il suo nemico nella battaglia di Ponte Milvio. Massenzio morì annegato nel Tèvere.

Nel 313, con l'editto di Milano, veniva riconosciuta la libertà di culto per tutte le religioni, ponendo fine ufficialmente alle persecuzioni contro i cristiani.

Croce del Musiné Di seguito è riportato il testo della targa posta sulla grande croce:

IN HOC SIGNO VINCES

A PERPETUO RICORDO DELLA
VITTORIA DEL CRISTIANESIMO
CONTRO IL PAGANESIMO
RIPORTATA IN VIRTÙ DELLA
CROCE NELLA VALLE
SOTTOSTANTE IN PRINCIPIO
DEL SECOLO IV
SUA MAESTÀ IL RE
VITTORIO EMANUELE III
MARCH. MEDICI SEN. DEL REGNO
CONT. CARLO E CONT. GIULIA
CAYS DI CASELETTE

«In hoc signo vinces» è una frase latina, dal significato letterale: «con questo segno vincerai».