NO TAV - Le Ragioni di una scelta

Effettuare un buco largo a sufficienza per fare passare un treno per una lunghezza di 53 km vuole dire estrarre un'enorme quantità di materiale. Materiale che non potrà essere fatto scomparire con una bacchetta magica, ma dovrà essere trasportato e stoccato fuori dalla valle con tutti i problemi connessi al trasporto: polveri, rumore, traffico per una durata di 15 anni (la durata presunta dei lavori); e i problemi dovuti allo stoccaggio: una o più montagne instabili e franose, poiché fatta di detriti, che dovranno sorgere in chissà quale luogo (non è detto che non sorga proprio nel giardino di casa tua!).
Finora ho parlato di materiali generici, ma verranno estratti ogni tipo di minerali tra i quali amianto e uranio (le nostre montagne ne sono ricche). Nessun uomo o organizzazione, per efficiente che sia, potrà mai gestire questa enorme quantità di materiali. Chi dice di poterlo fare senza creare problemi è semplicemente un ciarlatano con chissà quale interesse economico. Ipotizzando che esistesse un'inimmaginabile super organizzazione in grado di farcela…e se dovesse fallire nel suo intento! C'è in gioco la salute degli abitanti di un'intera valle e di tutta la pianura sottostante (i venti della Valle di Susa soffiano direttamente su Torino).
Le parole scritte finora potrebbero non toccare i cuori di quelle persone che vivono lontano da questi luoghi e di tutte quelle persone che ritengono che nel nome del progresso bisogna sempre andare avanti. A queste persone vorrei ricordare che spendere 15-20 MILIARDI di euro (circa 40000 miliardi di vecchie lire) su un'unica opera mentre nel resto della rete ferroviaria italiana ci sono disagi e problemi di ogni tipo, non è progresso. Di questo passo tra 15 anni potremmo andare da Torino a Lione con il treno ad alta velocità e da Palermo a Torino in un carro bestiame. Bel progresso.

Diego Zannoni


Per approfondire l'argomento
www.notav.it
www.notavtorino.org
www.legambientevalsusa.it
www.notavalmese.org
notavinvallesusa.splinder.com/