5 REGGIMENTO ARTIGLIERIA DA MONTAGNA

"SOPRA GLI ALTRI COME AQUILA VOLA"



8 scaglione 2000

guardando in senso orario, partendo da sinistra in piedi troviamo:
Art. Avancini G., Art. Zannoni E., Art. Parravicini A., C.le Memmi A., Art. Silva D., Art. Negri M., Art. Genoni M., Art. Prister�A., C.le Guzzetti P., Art. Presta M.

Ufficio Logistico

guardando da sinistra verso destra troviamo:
Art. Zannoni E. - 8 sca 2000
Art. Carboni I. - 3 sca 2000
Capo Ufficio Logistico
Art. Caspani F. - 2 sca 2000


Vita militare dell'Artigliere Zannoni Ermes

01/08/00 Incorporato con l'8 scaglione 2000 presso il 16 Rgt. "Belluno";
08/08/00 Trasferito al 5 Rgt. Artiglieria da Montagna in Merano;
10/08/00 Ottiene l'incarico di scritturale all'ufficio logistico;
14/09/00 Trasferito a San Candido per le prove del giuramento;
16/09/00 Giuramento Solenne a Cortina;
18/09/00 Tornato al 5 a. mon.;
15/05/01 Chiusura del 5 Rgt. a. mon.;
16/05/01 Aggregato al 18 Edolo in Merano per il nucleo stralcio del 5 a. mon.;
19/05/01 Trasferito al Reparto Comando e Supporti Tattici situato in Bressanone;
31/05/01 Congedo.


BREVI CENNI STORICI SUL REGGIMENTO

Il 5 Reggimento Artiglieria da Montagna viene costituito il 31 dicembre 1935, nel corso del conflitto Italo Etiopico, ed entra a far parte della Divisione alpina "Pusteria". Inizialmente il Reggimento inquadra i Gruppi "Belluno" e "Lanzo", dotati dell'obice da 75/13 "Skoda" di preda bellica. Con questa formazione il Reggimento prende parte ai combattenti dell'ANTALO', dell'AMBA ARADAM, di MAI CEU e di PASSO MECAN; nel corso di quest'ultimo fatto d'arme il gruppo "Belluno" merit�una medaglia di Bronzo al Valore Militare allo Stendardo del Reggimneto. Al termine del conflitto, il 31 Dicembre 1937, il Reggimento assume la definitiva formazione ternaria ricevendo il Gruppo "Val Piave", di nuova costituzione. Nel giugno del 1940, nel corso del breve conflitto Italo-Francese, il Reggimneto opera sul Fronte alpino occidentale, nei settori GESSI-MAIRA, STURA, ALTA ROIA e PO. Nel 1941 il Reggimento viene destinato al fronte greco-albanese e prende parte ai combattimenti di CEREVODA, DUBRUSHA, CIAFA KULMAKES, NOVANJ e della cresta dei TOMORI. Al termine di tale campagna il Reggimento viene destinato al Fronte Montenegrino ed opera in Balcania fino all'armistizio dell'8 settembre 1943, distinguendosi nei combattimenti di PLIJEVLIJE, RIJEKA, CETTIGNE e PODGORIZZA. Il Gruppo "Val Piave", distaccato in rinforzo del 3 Reggimento Artiglieria da Montagna della Divisione "Julia", partecipa invece alla campagna di Russia dove, nel corso della tragica ritirata del Gennaio 1943, si immola al copleto per coprire la ritirata del Corpo d'Armata Alpino. Sciolto in seguito agli eventi armistiziali , il Reggimento viene ricostituito in MERANO il 1 luglio 1953 sui Gruppi "Bergamo", "Sondrio" e "Vestone", ed un Gruppo a. c/a 1. da 40/56, che verrà perso di forza il 15 luglio 1957; il Comando di Reggimento, con il Gruppo "Vestone", ha sede in Merano, mentre i Gruppi "Bergamo" e "Sondrio" sono inizialmente stanziati in SILANDRO. Le successive vicende ordinative della Forza Armata portano allo scioglimento, il 30 settembre 1975, del Reggimento e del Gruppo "Vestone" e, il 23 ottobre 1992, anche del Gruppo "Sondrio" che nel frattempo era stato ridislocato il VIPITENO. Per effetto dell'ultimo provvedimento di Riordinamento della Forza Armata, il 1 agosto 1992 il 5 Reggimento Artiglieria da Montagna viene ricostituito nella Caserma Druso di Silandro prima, e dal 06 novebre 1995 nella Caserma Ugo Polonio di Merano. Il 15 maggio 2001 nell'ambito del riordinamento della Organizzazione dell'Esercito Italiano il 5 Reggimento Artiglieria da Montagna viene soppresso.



PREGHIERA DELL'ALPINO

Su le nude rocce, sui perenni ghiacciai, su ogni balza delle Alpi ove la Provvidenza ci ha posto a baluardo fedele delle nostre contrade, noi, purificati dal dovere pericolosamente compiuto, eleviamo l'animo a Te, o Signore, che proteggi le nostre mamme, le nostre spose, i nostri figli e fratelli lontani e ci aiuti a essere degni della gloria dei nostri avi.
Dio onnipotente, che governi tutti gli elementi, salva noi, armati come siamo di fede e di amore.
Salvaci dal gelo implacabile, dai vortici della tormenta, dall'impeto della valanga: fa che il nostro piede posi sicuro sulle creste vertiginose, sulle diritte pareti, oltre i crepacci insidiosi: rendici forti a difesa della nostra Patria, della nostra Bandiera.
E tu, MAdre di Dio, candida più della neve, Tu che hai conosciuto e raccolto ogni sofferenza ed ogni sacrificio di tutti gli Alpini caduti, Tu che conosci e raccogli ogni speranza di tutti gli Alpini vivi ed in armi, Tu benedici e proteggi i nostri Reggimenti, i nostri Battaglioni, Gruppi, Compagnie e Batterie.

AMEN